PIASTRA: UNA PRATICITA’ PERICOLOSA.
La piastra è diventata un’alleata fondamentale per garantire un liscio perfetto per ogni giorno esibire un capello impeccabile. La praticità d’uso è il suo segreto; dobbiamo però sapere che può diventare il nemico numero uno, soprattutto quando per mancanza di tempo, la usiamo sui capelli umidi.
Questa pratica equivale a “friggere” i capelli. Chi ne ha fatto uso in questa modalità, deve aver sentito il rumore provocato per l’aderenza del capello alle paistre. Il suono è la conferma del danno che si sta provocando nei fili. I capelli, in questo modo, diventano più fragili, si accellera la perdita di acqua e conseguentemente la disidratazione.
CAPELLI CON CHIMICA
Questa tipologia di capelli necessita di un uso moderato della piastra. La disidratazione ed un uso incorretto della piastra può occasionalmente dare fragilità ai capelli, arrivando persino alla caduta. In accordo con i tricologi, un uso molto frequente di questo apparecchio può alterare la morfologia, il colore e rendere il capello decisamente più fragile.
USO OTTIMALE DELLA PIASTRA
La piastra deve essere usata in capelli asciutti e puliti. E’ un accessorio ideale per allineare le cuticole e dare più lucentezza istantanea ai capelli ed è per questo che per non diventare un nemico, occorrono alcune semplici attenzioni.
Utilizzare al massimo due volte a settimana ad una temperatura che non superi i 180°.
La piastra deve essere usata dopo aver lavato, asciugato con cura e pettinato i capelli.
Prodotto assolutamente consigliato, anzi indispensabile è un buon termoprotettore, che avvolgendo il capello in una pellicola, evita il rinsecchimento, la disidratazione, il noiosissimo frizz e – non ultimo – protegge i capelli dall’eccesso di calore indotto dalla piastra.
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